Apre Casa Armena
La mostra sulle cose che ignoriamo
Armeni, una delle più antiche componenti etniche della città: d oltre un secolo, all’indomani del Genocidio che li sterminò in Anatolia, ben inseriti, ma anche portatori di un forte debito di memoria verso la propria tradizione. Casa Armena, Hey Dun, in piazza Velasca 4, è centro di varie iniziative: sabato 15 aprile, ore 18, s‘inaugura la mostra «Le cose che ignoriamo sono in cammino» (per visite pomeridiane, prenotarsi al cell 3484982419). Titolo tratto da un delicato verso di Emily Dikinson che amava la primavera.
Esposte, in questo mese di aprile, in cui si commemora il Genocidio, opere ispirate liberamente ai versi di un altro poeta, l’armeno Daniel Varujan che ne fu vittima, pugnalato a 31 anni. con in tasca il proprio libro «Il canto del pane», Vi si legge che non importa se i passeri devastano i chicchi: «Dio al loro posto seminerà perle. Infinito il male che percorre la Storia, ma la vita sempre risorge. Messaggio rilanciato da Federica Mormando, psichiatra affermata e fondatrice dell’ONG Human Ingenium che valorizza i talenti «non misurabili» in ogni età. Tra gli autori delle 40 opere esposte – foto, dipinti, sculture – anche una barnbina di 13 anni, Frida Tirari: il suo orsacchiotto è diviso a meta, tra la guerra e una bella stanza ordinata. Artisti anche avvocati pittori o fotografi, e pittrici professioniste e docenti d’arte, oltre a Lorenzo Mariani di anni 8. Tale il successo della proposta, che la dottoressa Mormando prevede di ampliare in futuro l’esposizione, accogliendo più opere, e faria circolare, e magari lanciare un concorso.
Anna Mangiarotti