Zoran Lupinc
Nel 2022 la fisarmonica “triestina” ha festeggiato 160 anni di storia. Il musicista, docente e ricercatore triestino, il virtuoso della fisarmonica diatonica Zoran Lupinc, ha colto l’occasione per riportate all’attenzione uno strumento che rende Trieste protagonista della storia della fisarmonica. Il metodo scritto da Lupinc verrà presentato oggi alle 17.30 al Natadni dom di Trieste (via Filzi 14}.
Il centro musicale Glasbena matica è editore del libro (con il supporto della FondazioneCRT) e organizzatore dell’evento che sarà dedicato principalmente alla presentazione di questo strumento attraverso la sua storia, illustrata dall’esperto Emil Zonta, la nuova pubblicazione, il suo nuovo modello realizzato dalla Bugari (che verrà rappresentata dall’am: ministratore delegato Paola Picchio) e il suo suono, che sarà possibile ascoltare dal vivo grazie alle esibizioni di Maurizio Marchesich e delquartetto 4 Bellows 4 Tales, costitulto assieme a Lupinc e Marchesicha anche dai fisarmonicisti Stefan Bembi è Polona Tominec.
Il libro verrà presentato con la collaborazione del fisarmonicista Fulvio Jurincic. La storia di questo strumento ha inizio con l’arrivo della Famiglia Plonere della sua azienda dalla Val Gardena a Trieste Qui nasce la fisarmonica “triestina”, diffusa fino alla fine del XX secolo dall’lstria al Carso, dalla Dalmazia al Friuli e al Veneto e la cui popolarità è testimoniata dal fatto che la produzione è stata incrementata all’epoca anche dai laboratori Richter, Rossoni, Pascucci e Razman. L’interesse si è ridotto drasticamente negli ultimi decenni e questo ha incoraggiato Zoran Lupinc a riportare l’attenzione su uno strumento legato al territorio. Il suo metodo tratta i principi base della tecnica dello strumento, ma si estende anche alla valorizzazione di melodie e danze tradizionali.
Il metodo e corredato da spiegazioni in quattro lingue: italiano, sloveno, croato e inglese.